Da qualche giorno è stata lanciata Periscope, applicazione di Twitter per inviare video streaming dallo smartphone. Tutto il mondo è in diretta, ogni cosa accade simultaneamente, in uno stesso luogo, dentro uno schermo.
Si scarica l’app, ci si iscrive a Twitter (se non lo si è già), si clicca su “Start Broadcast” (inizia trasmissione) e si è in diretta attraverso lo smartphone o tablet.

Nonostante sia stata lanciata da pochi giorni, è diventata un successo mondiale (grazie anche all’adozione immediata di personaggi famosi) e in pochi giorni Periscope è entrato nella classifica delle prime cento applicazioni gratuite dell’App Store.
Potrebbe diventare una rivoluzione o una moda? Troppo presto per dirlo.
Ma sicuramente se ne sta discutendo e scrivendo molto in merito alla privacy, agli esperimenti dei più strani che stanno facendo gli utenti e al modo in cui potrebbe cambiare il modo di comunicare attraverso i social network.
Personaggi famosi come Lorenzo Jovanotti lo stanno usando per condividere quotidianamente le prove del suo nuovo tour e anche la trasmissione Rai “Quelli che il calcio” condotta da Nicola Savino sarà per la prima volta trasmessa live su Periscope, oltre che su Rai2.
Una giornalista del Guardian ha fatto una lista delle dieci tipologie di persone in cui è molto probabile imbattersi mentre lo si usa:
1. Il giornalista professionista
2. Il citizen journalist (giornalista non professionista)
3. Il pervertito
4. Il tizio che guarda nel suo frigo
5. Il recensore
6. Quello che vuole farsi intervistare
7. L’entusiasta di automobili
8. Il cucciolo
9. L’ubriaco
10. Quello che viola il copyright