“A Bari c’è ma non si sa“.
Ecco una piccola parte del pavimento in maiolica invetriata del settecento all’interno della Chiesa di San Giacomo in Piazza dell’Odegitria, accanto alla Cattedrale di Bari.


di Alessandra Petruzzelli
Alla ricerca di storie.
“A Bari c’è ma non si sa“.
Ecco una piccola parte del pavimento in maiolica invetriata del settecento all’interno della Chiesa di San Giacomo in Piazza dell’Odegitria, accanto alla Cattedrale di Bari.

Un altro importante riconoscimento internazionale per la Puglia.
L’Huffington Post, il noto quotidiano online statunitense, inserisce la mia regione tra i «15 Places to go before they get Famous». Appare tra i posti segnalati dalla giornalista Suzy Strutner, da visitare assolutamente prima che diventino troppo famosi e affollati.
“If you’re not in Polignano a Mare, then you’re doing it wrong.”

Il 2014 è l’anno internazionale della luce per l’UNESCO. Così anche Alberobello, nella mia Puglia, diventa parte determinante nell’organizzazione di eventi nel mondo su questo tema.
Dal 6 dicembre 2014 al 6 gennaio 2015, si svolge l’Alberobello Light Festival, il primo festival internazionale di luci in Puglia nel meraviglioso scenario naturale dei Trulli. Il Rione Monti, patrimonio Unesco dal 1996, sarà artisticamente illuminato con fasci di luce per esaltare i suoi vicoli, i suoi comignoli e i suoi coni di pietra.
Perfetto per sentire davvero l’atmosfera natalizia, ormai troppo ‘commerciale’ in città, ma che ad Alberobello risuona con musica, odori e suoni del Natale.
Da anni ho sempre sentito parlare di Strasburgo come meta ‘istituzionale’ ma questa estate ho avuto modo di scoprirla con una bella gita nel nostro tour Lussemburgo – Francia – Germania e chissà che altro che fa impallare la rete del mio cellulare che dopo un pò non si rende più conto in quale nazione si trova!
Giardini curatissimi, uno stile tipicamente francese, panorami e attrazioni davvero molto interessanti.
Uno dei monumenti da visitare è la Cattedrale di Notre Dame dove all’interno è presente l’orologio astronomico che calcola le fasi della luna, le eclissi, il sorgere e il tramonto del sole. L’orologio si regola da solo automaticamente tutti gli anni nella notte tra il 31 dicembre e il 1°gennaio. Affascina soprattutto per il gioco dei meccanismi che, ogni giorno, alle ore 12.30, si mettono in moto contemporaneamente. Il primo quarto d’ora è scoccato da un putto alato, il secondo da un fanciullo adolescente, il terzo da un adulto e il quarto da un uomo anziano a simboleggiare le quattro età della vita.


Continuando la passeggiata tra piazze, vicoli e canali, si incontra la Petite France, che grazie ai suoi meravigliosi canali, è il quartiere più caratteristico del centro storico di Strasburgo, dove in passato abitavano e lavoravano pescatori, mugnai e conciatori. Le bellissime case in legno a vista risalgono al XVI e XVII secolo. I tetti spioventi proteggono i granai dove un tempo venivano fatte seccare le pelli.


Strasburgo: patrimonio dell’UNESCO da vedere assolutamente!
Le Invasioni Digitali sono una rete di eventi nazionali che si svolgono ogni anno in tutta Italia, finalizzati alla diffusione e valorizzazione del patrimonio artistico-culturale attraverso la sua condivisione sui social media (facebook, twitter, instagram, youtube, ecc). Il progetto mira a liberare la cultura e renderla sempre più accessibile.
Anche quest’anno hanno avuto luogo dal 25 aprile al 4 maggio e una delle invasioni da compiere era proprio a Bari, al Museo Diocesano e la Chiesa di San Michele Arcangelo nel cuore del centro storico.
Appuntamento alle 10.30 di domenica 4 maggio in piazza dell’Odegitria e si è partiti per l’invasione barese.
Nel Museo Diocesano è custodita una delle testimonianze più significative della memoria storica della città: un lungo rotolo di pergamena risalente al 797 che riporta l’Exultet, l’inno cantato dal diacono all’inizio della veglia pasquale, che annuncia la resurrezione di Cristo.
La baresità è presente anche nei caratteri tipografici (si parla infatti di ‘Bari-type’), nelle notazioni musicali, nelle decorazioni laterali di origne bizantina. Le immagini sono molto precise e dipinte a mano identificate anche dalla posizione al contrario: il diacono leggeva i testi e srotolando la pergamena i fedeli potevano seguire la veglia guardando le immagini (una sorta di antichissimo precursore dei film!).
La particolarità della Chiesa di San Michele Arcangelo è nel fatto storico e religioso che nel 1087, quando le spoglie di San Nicola arrivarono da Myra a Bari, furono conservate nella cripta di questa chiesa per ben due anni in attesa del completamento della Basilica, che ancora oggi le custodisce.
Inoltre nella stessa chiesa, oltre la cripta, è presente un esempio archeologico di grande interesse con le antiche pavimentazioni, ritrovamenti marmorei, tombe e affreschi risalenti a età presumibilmente normanna e precedente.
L’intero gruppo dichiara “Invasione compiuta”!

Elegante, gentile, sorprendente.
Definirei così Torino dopo il mio bel weekend primaverile con la mia amica! Comincio dalla gentilezza per esprimere in particolare la cortesia e la disponibilità della nostra padrona di casa nel B&B Vittorio Emanuele, centrale, pulitissimo, accogliente e familiare, per continuare con il garbo trovato per le strade della città per ricevere informazioni o consigli per percorsi obbligati e più giusti per arrivare a destinazione.
Bellissima la mostra di Elliot Erwitt a Palazzo Madama, splendide le piazze San Carlo e Castello, maestosa e suggestiva la Basilica di Superga con la sua aura riflessiva e di cordoglio per la tragedia della celebre squadra del Torino oltre che per il suo panorama mozzafiato di tutta Torino dall’alto. Superba la Mole Antonelliana con il suo Museo del Cinema che fa ripercorrere tutte le tappe importanti della settima arte con “giochi” interattivi e originali cimeli dei più grandi film e personaggi della storia dell’industria cinematografica.
E’ stato rigenerante passeggiare sotto i portici che percorrono tutto il centro, girare per negozi (tutti aperti) – peccato non aver trovato la più antica e buona cioccolateria della città ma è maggio! – ammirare la mongolfiera sulla città, stendersi al sole nel verde del Parco del Valentino e arrivare in perfetto orario in aeroporto per il nostro ritorno a casa.
Un piadina “corposa” alla Piadonza, un happy hour torinese, un pranzetto in Piazza Vittorio con le specialità torinesi e un buonissimo e genuino gelato da Grom hanno condito perfettamente il nostro piacevolissimo e sorprendente weekend a Torino!
Il Guerrilla Knitting è un coloratissimo fenomeno di autoproduzione ed abbellimento dell’ambiente urbano.
Una associazione – Effetto Terra – sta colorando Bari con lavori a maglia per realizzare decorazioni utilizzate per agghindare spazi comuni quali parchi ed aree verdi, ma anche strade, caratterizzate dalla presenza ad esempio di panchine, staccionate e pontili usurati dal tempo, che necessitano di un variopinto tocco creativo.
E proprio a Bari hanno “colpito” di notte su una panchina del Lungomare, su un palo in via Argiro, una delle vie pedonali dello shopping, e qualche giorno fa anche a Piazza Umberto, più volte denominata da mia nonna e mia zia “il giardino”.
Appena scopro di una delle loro incursioni, corro a fotografare le loro opere perchè vederle, rende davvero l’ambiente più felice, fresco, sereno e colorato anche in una giornata di pioggia.
© Alessandra P.
Una città fantasma, abbandonata dagli anni ’60 e rimasta immutata, ferma, statica da allora se non rovinata da ladruncoli in cerca di qualcosa da rivendere..
C’era un cinema, una piazza, le botteghe degli artigiani, un piccolo duomo, chiesette dei santi a cui si era devoti, un commissariato, un castello, un calzolaio, ecc..che ripetute progettazioni completamente sbagliate fatte su una faglia dove volevano costruire un acquedotto hanno fatto cominciare a franare..e non contenti delle prime frane, “intelligenti” ingegneri hanno ritenuto che le frane si potessero fermare costruendo un muro di cinta del paese che invece – ovviamente – con la sua pesantezza ha acuìto la faglia acquifera e quindi fatto crollare molte costruzioni!
Craco è un paesino su una montagna in provincia di Matera, completamente immerso nella natura, antichissimo (anno 1000) che dovrebbe diventare un punto di interesse nazionale supportato da fondi per la sua manutenzione e sicurezza, un piccolo pezzo della nostra storia che al momento è rappresentata da turisti curiosi accompagnati da un ragazzo che fa da reception-biglietteria-guida tra le vecchie strade deserte e abbandonate che danno un mix tra angoscia e immaginazione della vita che un giorno c’era…
© Alessandra P.