Obama ‘inedito’

Da qualche ora online sulla pagina facebook di BuzzFeed e ha già conquistato più di 4 milioni di visualizzazioni.

“Things Everybody Does But Doesn’t Talk About” – “Tutto quello che si fa ma non si dice”

Il Presidente degli Stati Uniti d’America Barack Obama fa smorfie, boccacce, foto con l’asta dei selfie e gesti ‘inediti’ per il suo ruolo in un video il cui obiettivo è invitare a cliccare sul sito dell’assistenza sanitaria in vista della scadenza per il piano 2015.

Diventerà il video più virale della storia?!

Alberobello Light Festival

Il 2014 è l’anno internazionale della luce per l’UNESCO. Così anche Alberobello, nella mia Puglia, diventa parte determinante nell’organizzazione di eventi nel mondo su questo tema.

Dal 6 dicembre 2014 al 6 gennaio 2015, si svolge l’Alberobello Light Festival, il primo festival internazionale di luci in Puglia nel meraviglioso scenario naturale dei Trulli. Il Rione Monti, patrimonio Unesco dal 1996, sarà artisticamente illuminato con fasci di luce per esaltare i suoi vicoli, i suoi comignoli e i suoi coni di pietra.

Perfetto per sentire davvero l’atmosfera natalizia, ormai troppo ‘commerciale’ in città, ma che ad Alberobello risuona con musica, odori e suoni del Natale.

 

A Strasburgo

Da anni ho sempre sentito parlare di Strasburgo come meta ‘istituzionale’ ma questa estate ho avuto modo di scoprirla con una bella gita nel nostro tour Lussemburgo – Francia – Germania e chissà che altro che fa impallare la rete del mio cellulare che dopo un pò non si rende più conto in quale nazione si trova!

Giardini curatissimi, uno stile tipicamente francese, panorami e attrazioni davvero molto interessanti.

Uno dei monumenti da visitare è la Cattedrale di Notre Dame dove all’interno è presente l’orologio astronomico che calcola le fasi della luna, le eclissi, il sorgere e il tramonto del sole. L’orologio si regola da solo automaticamente tutti gli anni nella notte tra il 31 dicembre e il 1°gennaio. Affascina soprattutto per il gioco dei meccanismi che, ogni giorno, alle ore 12.30, si mettono in moto contemporaneamente. Il primo quarto d’ora è scoccato da un putto alato, il secondo da un fanciullo adolescente, il terzo da un adulto e il quarto da un uomo anziano a simboleggiare le quattro età della vita.

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Continuando la passeggiata tra piazze, vicoli e canali, si incontra la Petite France, che grazie ai suoi meravigliosi canali, è il quartiere più caratteristico del centro storico di Strasburgo, dove in passato abitavano e lavoravano pescatori, mugnai e conciatori. Le bellissime case in legno a vista risalgono al XVI e XVII secolo. I tetti spioventi proteggono i granai dove un tempo venivano fatte seccare le pelli.

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Strasburgo: patrimonio dell’UNESCO da vedere assolutamente!

Ecco la viralità

La viralità è l’evoluzione della forma più antica di promozione: il passaparola.

Oggi i social media e il web danno la possibilità a tutti di condividere opinioni, consigli, immagini ed esperienze. Così se un messaggio è ritenuto interessante, sotto qualsiasi forma ed espressione, la community lo condivide a sua volta, raggiungendo un numero esponenziale di persone, diffondendosi appunto come un virus.

Una delle caratteristiche che innescano la viralità è la semplicità, intesa come facilità di linguaggio e lettura e comprensione del messaggio. Determinante è la componente emozionale, capace di aumentare la viralità del 64% semplicemente per evocare un sentimento.

Questo video, che conta più di 12 milioni di visualizzazioni, per me, rappresenta perfettamente la VIRALITA’…

Il lavoro più difficile del mondo

A un gruppo di candidati che si presentano a un colloquio di lavoro, viene spiegato che la posizione offerta è quella di Direttore delle operazioni e poi sono descritte le caratteristiche richieste:

  • mobilità
  • massima disponibilità
  • 7 giorni su 7
  • 24 ore su 24
  • niente vacanze, mai
  • è necessaria grande capacità di negoziazione

Alla fine ai candidati viene detto che per questo lavoro non è previsto uno stipendio.

Quale lavoro è?

#worldstoughestjob

Invasioni Digitali 2014

Le Invasioni Digitali sono una rete di eventi nazionali che si svolgono ogni anno in tutta Italia, finalizzati alla diffusione e valorizzazione del patrimonio artistico-culturale attraverso la sua condivisione sui social media (facebook, twitter, instagram, youtube, ecc). Il progetto mira a liberare la cultura e renderla sempre più accessibile.

Anche quest’anno hanno avuto luogo dal 25 aprile al 4 maggio e una delle invasioni da compiere era proprio a Bari, al Museo Diocesano e la Chiesa di San Michele Arcangelo nel cuore del centro storico.

Appuntamento alle 10.30 di domenica 4 maggio in piazza dell’Odegitria e si è partiti per l’invasione barese.

Nel Museo Diocesano è custodita una delle testimonianze più significative della memoria storica della città: un lungo rotolo di pergamena risalente al 797 che riporta l’Exultet, l’inno cantato dal diacono all’inizio della veglia pasquale, che annuncia la resurrezione di Cristo.

La baresità è presente anche nei caratteri tipografici (si parla infatti di ‘Bari-type’), nelle notazioni musicali, nelle decorazioni laterali di origne bizantina. Le immagini sono molto precise e dipinte a mano identificate anche dalla posizione al contrario: il diacono leggeva i testi e srotolando la pergamena i fedeli potevano seguire la veglia guardando le immagini (una sorta di antichissimo precursore dei film!).

La particolarità della Chiesa di San Michele Arcangelo è nel fatto storico e religioso che nel 1087, quando le spoglie di San Nicola arrivarono da Myra a Bari, furono conservate nella cripta di questa chiesa per ben due anni in attesa del completamento della Basilica, che ancora oggi le custodisce.

Inoltre nella stessa chiesa, oltre la cripta, è presente un esempio archeologico di grande interesse con le antiche pavimentazioni, ritrovamenti marmorei, tombe e affreschi risalenti a età presumibilmente normanna e precedente.

L’intero gruppo dichiara “Invasione compiuta”!

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Connessi ma soli?

Mentre ci aspettiamo di più dalla tecnologia, ci aspettiamo meno l’uno dall’altro?

Sherry Turkle, psicologa e docente al Mit di Boston, studia come i nostri dispositivi elettronici e i nostri profili online stiano ridefinendo le connessioni umane e la comunicazione, e ci chiede di riflettere approfonditamente sui nuovi tipi di connessione che vorremmo avere.

Raccogliendo decine di storie di adolescenti dipendenti da Facebook, adulti distratti e anziani affidati alle cure di robot, la psicologa racconta come pc e cellulari abbiano  cambiato i rapporti umani.

“Basta anche trovare degli spazi a casa, ma anche al lavoro, per conversare con glia altri. Dobbiamo tornare ad ascoltarci gli un gli altri. Serve attenzione. E il coraggio di trovare momenti della giornata in cui spegnere cellulari e computer.”

Social e Recruiting

Il Social e il Recruiting sono due concetti ormai strettamente collegati e molto attuali che davvero possono cambiare le sorti di chi è alla ricerca di lavoro.

Cosa significa essere ‘social’?

“Giving people the power to share and make the world more open and connected.” 

Mark Zuckerberg

cosa vuol dire essere social

Il Social Recrui­ting Sur­vey 2013, inda­gine annuale con­dotta da Job­vite, una piat­ta­forma che offre tec­no­lo­gia e servizi per il reclu­ta­mento online, ha stabilito che:

  • 94% delle aziende uti­lizza o intende uti­liz­zare i   social   media per cer­care nuovi col­la­bo­ra­tori;
  • 78% dei pro­fes­sio­ni­sti che lavo­rano nel campo della sele­zione del per­so­nale ha già assunto dipen­denti tra­mite   que­sti canali.

Per i recruiter, i social media rappresentano un modo per capire meglio i can­di­dati e rivol­gersi a loro in modo più per­so­na­liz­zato e indi­vi­duale. Proprio con la costruzione di pagine aziendali, le aziende pos­sono comu­ni­care in modo più effi­cace i loro valori, il loro brand, rap­pre­sen­tando un canale pri­vi­le­giato, prima delle refe­renze e della sezione del sito azien­dale dedi­cata alle oppor­tu­nità lavo­ra­tive.

I social hanno un impatto sul miglio­ra­mento della qua­lità e quan­tità dei can­di­dati,  sul tempo di ricerca contribuendo al rispar­mio sui costi azien­dali con minore spesa, avendo una più ele­vata qua­lità della forza lavoro scelta.

Allo stesso tempo, per i candidati, è importante coltivare le relazioni sociali e gestire la propria web reputation.

Un recruiter o un responsabile delle risorse umane in azienda, nel momento in cui riceve un CV, ormai cerca tracce della stessa persona sul web o sui social. In primis su Linkedin, poi Facebook e infine Twitter.

Proprio per queste motivazioni, è strettamente necessario curare il profilo Linkedin con informazioni corrette e veritiere, referenze e contatti (per es. la mail deve essere ‘professionale’ e non ‘cucciolotto10’!).

Adecco, primaria società di recruiting, ha creato un video ad hoc sulla ricerca di lavoro con Facebook.

 

Lezione durante l’evento di OrientaLaureati, organizzato da Spegea, business school di Bari, per cui curo la comunicazione su social media.