Sui Manifesti degli anni ’50

Era aprile del 2012 e per caso mi sono imbattuta in una notizia che però nessuno aveva approfondito.

Dai racconti di quel giorno:

Qualche giorno fa, ho letto di questa notizia nella mia città – Bari – come secondaria.

Stamattina volevo andare a rendermi conto io personalmente di questa bellissima scoperta e sono rimasta basita!

Dopo circa 60 anni, in un palazzone del quartiere Libertà di Bari, sono rispuntati alcuni manifesti pubblicitari degli anni ’50. Chiedendo un po’ in giro sia a chi abita all’interno o passanti della zona, pare che la scoperta sia venuta fuori dopo alcune operazioni di pulizia dello stabile con la rimozione di lamiere di ferro che probabilmente furono installate senza staccare i manifesti pubblicitari sottostanti che quindi si sono mantenuti in buone condizioni considerando i 60 anni di distanza!

Nel particolare, si tratta di un manifesto del ’52 raffigurante un bambino con un cane che non si riesce a distinguere  quale prodotto si stesse pubblicizzando; sotto si intravede un altro manifesto di comunicazione politica per l’arrivo a Bari di un onorevole tale Giusto Tolloy probabilmente agli inizi del 1950 e sotto ancora di un evento relativo al 1947.

Qualche metro più in là, alcuni manifesti della China Martina Lixy, presumibilmente dei primi anni ’50 come confermato da alcune ricerche su web confrontandoli con altri manifesti degli stessi anni da cui si rileva lo stesso stile.

Chi ha studiato o si occupa di pubblicità sa quanto siano rari questi manifesti e molti di loro creati con disegni e pitture vere non certo maneggiate con Photoshop come succede oggi. È un patrimonio storico artistico molto importante e vorrei che chi di competenza tuteli questa scoperta e la conservi in modo adeguato per evitare che venga persa.

Il passato ci ha regalato qualcosa di unico.

In questa foto, le lamiere di ferro che hanno “conservato” per 60 anni i manifesti.

Il manifesto più grande

Dopo diverse ricerche, sono riuscita a scoprire che il manifesto più grande è del Formaggino MIO, del 1952, disegnato dall’artista Gino Boccasile ed è catalogato come “bene storico artistico”.

Clicca qui per consultare la scheda
https://catalogo.beniculturali.it/detail/HistoricOrArtisticProperty/0500674337

In TV

Ho pensato di inviare lettere e mail a testate giornalistiche per poter sollecitare l’interesse e chissà un tentativo di conservazione (probabilmente sarebbe servita solo una lastra di plexiglass) e sono stata invitata a parlarne durante il TG di Antenna Sud.

OGGI

Sono passati 11 anni e nonostante un accenno di interesse da parte di qualcuno, purtroppo non si è fatto nulla, i manifesti sono completamente scomparsi e quel passato definitivamente dimenticato. Con la forza dei social di oggi, probabilmente qualcosa in più sarebbe stato possibile, ma ormai è troppo tardi.

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