Quando i Social Media diventano reali

Negli ultimi anni abbiamo sentito molte volte l’espressione “web 2.0“, che indica l’insieme di tutte quelle applicazioni online che permettono l’interazione tra i siti web e gli utenti, come i blog, le chat e i social network.

Se facciamo un salto nel tempo, se qualcuno avesse parlato di Facebook, Whatsapp, Google, tutti l’avrebbero considerato un alieno giunto da qualche galassia a noi distante.

Da qui l’idea provocatoria dell’artista Biancoshock: dimostrare come queste funzioni virtuali, ritenute dalla stragrande maggioranza della popolazione ormai necessarie,  fondamentali e per la vita di tutti i giorni, esistano anche in un paese dove la connessione stenta ad arrivare. Ecco il progetto “Web 0.0”, realizzato a  Civitacampomarano, un paesino del Molise con 400 abitanti.

Così lo street artist porta a immaginare che tutti i portali sui quali trascorriamo tanto (e forse troppo) tempo quotidianamente virtualmente si trasformino questa volta in esperienze pratiche e concrete.

Il WEB 0.0 è il prima: prima di internet, prima degli smartphone, quando ancora si interagiva con le altre persone incontrandole semplicemente per strada…


“È una sorta di ‘Internet in the real life’, che dimostra come le dinamiche virtuali che molti di noi ormai ritengono fondamentali per la vita di tutti i giorni siano in realtà sempre esistite e possano essere replicate anche senza computer e smartphone”.


Biancoshock, street artist, creatore del progetto “Web 0.0”

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